Con l’aumento delle temperature in tutto il mondo, il caldo estremo mette a rischio la salute dei bambini, rende difficile per molti di loro l’accesso all’istruzione e li rende sempre più ansiosi rispetto al futuro. Questo l’allarme lanciato da Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro -, che in una recente ricerca ha rilevato che i bambini nati nel 2020 dovranno affrontare in media un numero sette volte superiore di ondate di caldo torrido rispetto a quello dei nonni. In alcuni Paesi la situazione è peggiore, con i bambini dell’Afghanistan che dovranno affrontare un numero di ondate di calore 18 volte superiore a quello dei nonni.
Queste previsioni sembrano essere confermate dalle ondate di calore che stanno interessando attualmente vaste aree del globo. La Cina ha registrato domenica la temperatura più alta di sempre, e quasi un terzo di tutti gli americani – più di 110 milioni di persone –, negli ultimi giorni, hanno ricevuto segnalazioni d’emergenza relative al caldo eccezionale, nello stesso momento in cui in Europa si è verificata la giornata più calda di sempre, con temperature che in alcune zone dell’Italia, come Sardegna e Sicilia, hanno raggiunto e superato i 46°. Negli ultimi mesi si sono registrate temperature record in molti Paesi asiatici, che hanno avuto un impatto maggiore su bambini e bambine colpiti da povertà, disuguaglianze e discriminazioni.
Il fenomeno climatico “El Niño” sta inoltre riscaldando alcune parti dell’Oceano Pacifico equatoriale, innescando eventi meteorologici estremi, tra cui ondate di calore, e probabilmente scatenerà un nuovo picco di riscaldamento globale. Secondo gli scienziati, è estremamente probabile che uno dei prossimi cinque anni possa essere l’anno più caldo mai registrato finora.
Nonostante questo, abbiamo ancora la possibilità di agire. Oltre a contrastare l’aumento delle temperature, Save the Children richiama le autorità ad un impegno forte per adattare le scuole e i sistemi sanitari perché possano resistere alle ondate di calore, che non permettono di giocare e che provocano disagio psicologico, e siano a misura di bambino, accessibili a tutti.
“I bambini di tutto il mondo sono già colpiti dalla crisi climatica. Le ondate di calore li fanno ammalare, interrompono l’apprendimento scolastico e li spingono verso la fame. Abbiamo bisogno di un’azione urgente per il clima e i bambini devono essere al centro di questa azione”. Ha dichiarato Kelley Toole, Responsabile Globale per i Cambiamenti Climatici di Save the Children.
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