Ultimo appuntamento con i laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto che si stanno tenendo all’Istituto “Algeri Marino” nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.
Domani 5 ottobre, dalle 9 alle 11, Tony Fini e Joe Delle Donne, i due emigrati in Australia originari di Casoli e Fresagrandinaria, parteciperanno al laboratorio sulla storia dell’emigrazione per raccontare le loro storie agli studenti e ai cittadini che assisteranno all’incontro. Toni Fini, 93 anni, è un affermatissimo imprenditore nel settore dell’edilizia e dell’agricoltura mentre Joe Delle Donne, ottantenne, è stato amministratore pubblico per 40 anni a Canning. Hanno lasciato l’Italia per andare in cerca di fortuna da giovanissimi e sono riusciti a costruire una carriera professionale con sacrificio e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini.
Sempre dalle 9 alle 11, si svolgerà anche il laboratorio sulla conoscenza del dialetto che vedrà la partecipazione di Tina Castelnuovo e Mariella De Francesco sul tema “Alla scoperta della cultura e delle tradizioni della nostra gente”.
Il progetto “Dalla culla al mondo” prevede anche alcune iniziative nell’ambito delle feste patronali in onore di Santa Reparata e San Gilberto, che verranno celebrate il 6, il 7, l’8 e il 9 ottobre e che rappresentano uno dei momenti più importanti dell’anno per la comunità casolana. “Sono festività alle quali l’Amministrazione comunale dedica una particolare attenzione poiché consentono di mantenere vive antiche tradizioni popolari e fondere folklore e fede – afferma il sindaco Massimo Tiberini – Rappresentano anche l’occasione per salutare e accogliere i tanti emigrati che fanno ritorno in paese per poter riabbracciare familiari e parenti e per rinnovare la devozione ai patroni”.
Le attività programmate nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo” prevedono dal 6 ottobre, giorno dedicato alla grande fiera, l’allestimento di uno spazio dedicato al Festival dell’Emigrante in piazza Santa Reparata. I visitatori potranno recarsi nella postazione per firmare l’Album dei ricordi, una collezione di pensieri e fotografie di emigrati che hanno fatto ritorno a Casoli e che hanno voluto esprimere l’attaccamento alle proprie radici. Il programma prevede anche l’esposizione di tipicità e l’esibizione di bande e cori folcloristici.
“Le feste patronali sono molto importanti per la comunità casolana, che vive momenti di aggregazione e socializzazione all’insegna della spiritualità, dell’attaccamento alle tradizioni e del divertimento – sottolinea Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Sono anche giorni in cui Casoli torna ad accogliere i propri ‘figli’ costretti ad emigrare all’estero. Grazie alle attività previste dal progetto, potremo dedicare a loro più attenzione e vicinanza per rendere ancora più solido il legame con la terra d’origine e per conservare la memoria dei luoghi e del passato”.
Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane”. Le attività in programma sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che vengono realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.
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