In occasione della Giornata dell’Europa 2021 che cade il 9 maggio, l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo ha voluto celebrare l’importante ricorrenza, inserita ufficialmente nel calendario delle festività nazionali lussemburghesi dal 2019, organizzando un’esibizione virtuale de “Il Coro che non c’è” (nella foto sotto), in collaborazione con la Scuola Europea di Lussemburgo che accoglie al suo interno la Sezione italiana frequentata da centinaia di alunni dei cicli dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Lo comunica la stessa ambasciata (a fine articolo il video dell’evento e il saluto dell’Ambasciatore d’Italia in Lussemburgo Diego Brasioli ai giovani interpreti che hanno aderito all’iniziativa dall’Italia e dal Lussemburgo).
Fondato a Roma da Ludovico (Dodo) Versino, già direttore di numerose formazioni corali, “Il Coro che non c’è” è un ensemble composto da una rete fluida e mutevole di giovani provenienti dai vari licei capitolini, le cui recenti esibizioni audiovisive, svoltesi in digitale a causa delle restrizioni legate alla pandemia, hanno fatto registrare numerosissime visualizzazioni, a riprova della qualità del progetto sotto il profilo artistico ed educativo.
Con l’intento di interpretare in chiave originale e giovanile lo spirito della Festa dell’Europa, molto sentita in Lussemburgo, Paese fondatore come l’Italia, l’idea alla base dell’evento è stata quella di creare un ponte tra il gruppo musicale italiano e gli allievi della Scuola Europea di Lussemburgo per dar vita a un’esibizione canora comune.
Fondata nel 1953 dall’allora CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), di cui quest’anno ricorre il settantesimo anniversario del Trattato istitutivo, la Scuola Europea di Lussemburgo fu la prima istituzione scolastica comunitaria dall’avvio del processo di integrazione, dando lo slancio necessario all’armonizzazione dei programmi scolastici nazionali degli Stati membri.
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