Pietra della Maiella, un progetto sociale per laboratori di scultura

Un nome che evoca una lunga e persistente tradizione: “Pietra dell’IntegrAZIONE”, è questo il titolo del progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il cui proposito è quello di garantire un messaggio inclusivo, educativo, territoriale, di empowerment collettivo. Lo stesso progetto, che si fa promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra, si concentrerà nel territorio del Parco Nazionale della Maiella, con il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario.

Per avviare questo processo d’IntegrAZIONE, c’è stato un primo incontro con una presentazione ufficiale  sabato 13 novembre presso il “Teatro comunale De Rentiis”, piazza Marcinelle a Lettomanoppello, alle ore 17. Seguirà un secondo appuntamento, il 20 novembre, che si terrà a Guardiagrele (Ch).

E’ la pescarese Proloco “Tholos di Lettomanoppello”ad essera stata scelta per la realizzazione di tale attività. I Comuni di Lettomanoppello “Città della Pietra” e Pennapiedimonte (Chieti) avranno un ruolo fondamentale poiché storicamente sono collegati alla tradizione della pietra; la lavorazione della pietra bianca della Maiella, antica arte tramandata da padre in figlio, che caratterizza la tipica figura degli “scalpellini”, è la punta di diamante del territorio. I manufatti, di notevole interesse culturale, sono fruibili ancora oggi e danno viva testimonianza di una vera e propria opera d’arte. Sparsi nel territorio, sono visibili le cave. La tradizione è alimentata da laboratori artigianali e laboratori automatizzati per rispondere alle varie esigenze del mercato e insieme sfidano il progresso per non perdere il patrimonio culturale e la filosofia di questa arte.

Scopo del progetto, avviato ad ottobre ma che entrerà nel vivo nei prossimi giorni di novembre e si concluderà a luglio 2022, è l’attivazione di laboratori in cui degli scultori insegneranno tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e dei periti agrari e botanici terranno le attività di semina, su una linea metodologica che colleghi l’integrazione con la manualità, dove tutti i soggetti saranno chiamati ad operare in un processo creativo.

Le sculture di Luigi D’Alimonte in pietra della Maiella esposte a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti)

I laboratori sono rivolti principalmente alle persone con fragilità, alle quali verrà offerta la possibilità di portare avanti un percorso di conoscenza e scoperta delle proprie abilità, in un contesto sereno ed inclusivo; inoltre saranno coinvolte tutte le reti sociali presenti sul territorio compreso il volontariato, anche la stessa Protezione Civile di Lettomanoppello darà il suo contributo.

Nei primi tre mesi, si vedrà l’azione dei professionisti coinvolti nel progetto che terranno dei convegni per introdurre le tematiche e gli argomenti a tutti gli interessati al loro tipo di impegno. Dal mese di febbraio, inizieranno i laboratori della lavorazione della pietra. Da maggio inizieranno invece a Pennapiedimonte, i laboratori di semina e cura del verde, che culmineranno a fine giugno, con il coinvolgimento del Parco Nazionale della Maiella. Al termine di tali laboratori, le persone avranno realizzato dei vasi in pietra, rifiniti con le tecniche della tradizione degli scalpellini abruzzesi, dove pianteranno fiori e piante autoctone nella Maiella.

Attraverso questo percorso si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una piena integrazione dei diversabili all’interno della società, poiché molto spesso sono sottoposti a forme di emarginazione, esclusione e discriminazione: fondamentale per ottenere una vera inclusione è anche il coinvolgimento delle famiglie, della società stessa, e delle associazioni, dunque anche la partecipazione della PRO-LOCO Pennapiedimonte gioca un ruolo fondamentale in questo processo di lavoro per l’integrazione.

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