Studenti degli Istituti “Filelfo” di Tolentino (Mc) e “Algeri Marino” di Casoli (Ch) nelle cantine di Palazzo Tilli per conoscere i luoghi dell’Internamento.

Oltre cento studenti degli Istituti di istruzione superiore “Francesco Filelfo” di Tolentino (Mc) e “Algeri Marino” di Casoli (Ch) hanno visitato le cantine di Palazzo Tilli, dove furono internati, durante la Seconda Guerra Mondiale, prigionieri provenienti da vari paesi europei perché ritenuti pericolosi dal regime fascista.  La visita è stata organizzata nell’ambito dell’iniziativa “Studiare la storia, vivere la memoria: visita ai luoghi dell’internamento a Casoli” realizzata con il patrocinio dei Comuni di Casoli e Tolentino.
Il progetto si propone di far conoscere ai giovani la memoria storica dei campi fascisti e le vicende che segnarono le regioni Abruzzo e Marche durante il secondo conflitto mondiale.

“La dependance  e le cantine di Palazzo Tilli, insieme all’ex Municipio di via Borrelli,  furono sede, dal 1940 al 1943,  dei tre campi in cui vennero internati soprattutto ebrei ed ex-jugoslavi, che furono costretti a vivere la drammatica esperienza della rinuncia alla libertà e della lontananza dai propri affetti a causa della persecuzione del regime fascista  – afferma Antonella Allegrino, proprietaria dell’edificio settecentesco – Gli studenti, grazie a un allestimento particolare che abbiamo realizzato nelle cantine e all’intervento delle nostre guide, hanno potuto ascoltare la storia del campo, la descrizione della vita che gli internati erano costretti a fare in un ambiente umido e malsano, dormendo su misere brandine, con lenzuola e pochi indumenti sporchi e alimentandosi con delle brodaglie. Vivevano in una condizione di ozio forzato in cui le giornate erano scandite da poche abitudini e dalla lettura delle poche lettere che ricevevano dai familiari.  Abbiamo ricordato la loro sofferenza insieme ai giovani deponendo una pietra ai piedi dei 215 nomi che sono elencati nelle cantine Questa dolorosa pagina della storia del nostro Paese non va dimenticata, ma deve continuare a ricordare alle giovani generazioni quanto siano importanti la democrazia, la libertà e il rispetto del pensiero altrui”.

La visita ha consentito agli studenti di conoscere anche altri luoghi significativi di Casoli come la Piazza della Memoria, il Memoriale dell’ex campo fascista e il Castello Ducale per visitare la mostra storico-documentaria “I campi di concentramento fascisti in Abruzzo e Molise (1940-1943)”, curata da Giuseppe Lorentini.

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