Un anziano su 3 ha gravi difficoltà a prepararsi da mangiare, fare la spesa, prendere le medicine, pulire la casa, mentre addirittura più dell’11% ha problemi a prendersi cura di se stesso: dal fare il bagno o la doccia a sdraiarsi o sedersi sul letto fino a indossare abiti o svestirsi. Una situazione precaria della quale si approfittano i truffatori contro i quali da un lato c’è la positiva azione di contrasto delle forze dell’ordine mentre dall’altro è strategica l`attenzione di parenti e vicini per sventare i raggiri. Lo rivela un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, in cui viene evidenziato come l’emergenza Covid abbia ridotto spostamenti e contatti anche tra le famiglie aumentando il rischio di truffe per 7 milioni di anziani over 75 in Italia di cui quasi 1/3 vive da solo a casa. L’indagine fa riferimento all’operazione “Cara Nonna Droga Babciu” della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 9 componenti di una banda, con base in Polonia e sede operativa a Novara, responsabile di oltre 50 truffe nelle province di Novara, Vercelli, Como e in Svizzera con il noto metodo del “Caro Nipote”, simulando incidenti inesistenti o familiari in pericolo di vita per infezione da Covid-19.
La pandemia da Covid che ha generato ansia e apprensione per il futuro e la salute nelle persone più vulnerabili e sensibili e gli anziani, in particolare quelli soli, sono – evidenzia Uecoop – fra i soggetti più esposti a queste dinamiche e quindi più a rischio di truffe da parte di associazioni criminali che ne vogliono approfittare per rubare risparmi, gioielli e ricordi di famiglia.
I delinquenti agiscono di sorpresa e negli orari in cui figli e nipoti sono al lavoro o a scuola e quindi meno rintracciabili rapidamente. In Italia – spiega Uecoop – il 60% degli anziani abita nello stesso comune del figlio: più di 1 su 5 (20,9%) vive con i figli, il 15,1% nello stesso caseggiato e il 25,8% entro un chilometro, mentre solo lo 0,9% ha figli all’estero e il 5% a più di 50 chilometri secondo l’Istat. Tra quelli che vivono da soli e hanno figli – continua Uecoop – il 56,4% è abituato a incontrare i figli ogni giorno. Inoltre due anziani su tre hanno almeno un nipote con il quale, nel 40% dei casi, si vedono ogni settimana.
I network parentali – evidenzia Uecoop – sono fra i più importanti per garantire qualità e serenità di vita alle persone più avanti negli anni che spesso devono affrontare patologie più o meno gravi per le quali l`aspetto psicologico è parte integrante della terapia riabilitativa insieme alla collaborazione degli oltre 350mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono milioni di famiglie affiancando il lavoro dei servizi pubblici.
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